La nostra guerra è l'ultimo romanzo di Enrico Brizzi, scrittore bolognese celebre per il fortunato Jack Frusciante è uscito dal gruppo.

 

 

La nostra guerra riprende la storia di Lorenzo Pellegrini, già protagonista de L'inattesa piega degli eventi, edito lo scorso anno, di cui racconta l'antefatto.

Si tratta di un romanzo ucroniano, la cui ambientazione storica diverge per un fatto fondamentale dalla storia reale: nell'universo immaginato da Enrico Brizzi, Mussolini ha vinto la Seconda Guerra Mondiale schierandosi al fianco degli alleati angloamericani e dell'Unione Sovietica contro la Germania di Hitler.

Il romanzo narra gli anni del conflitto, durante il quale il giovane Lorenzo è costratto ad abbandonare Bologna, dopo l'occupazione nazista del nord Italia, per rifugiarsi da sfollato in Val Tiberina.

La nostra guerra racconta una storia mai accaduta, eppure estremamente verosimile, in cui emergono inesorabili le caratteristiche, i vizi e i difetti degli italiani. Lettura scorrevole, capace non solo di divertire, ma anche di strappare qualche sorriso amaro.

 

la nostra guerra

 

La sinossi

Nel 1942 l'Italia fascista, fino a quel momento neutrale, si schiera con gli Alleati nel conflitto contro il Terzo Reich. In questo scenario storico, vertiginoso ma raccontato con impressionante realismo, il dodicenne Lorenzo Pellegrini passa dalla rassicurante vita borghese - comprensiva di studi ginnasiali, adunate balilla e vacanze a Riccione - alla dura esperienza della vita da sfollato.

Nel Borgo che accoglie la sua famiglia, autentico spicchio dell'Italia più verace e conformista, Lorenzo si lascia l'infanzia alle spalle: è testimone della distanza che si crea fra i suoi genitori allorché la madre comincia a lavorare, partecipa come avanguardista alla vita della Nazione in guerra, e combatte in prima persona le battaglie fra ragazzini sullo sfondo di quelle, affascinanti e terribili, degli adulti.

Passare indenne attraverso i bombardamenti e le esperienze iniziatiche della prima adolescenza sarà la sua più grande vittoria.

"La nostra guerra" ha il registro agrodolce dei classici della cinematografia nostrana, da "Tutti a casa" a "Il Federale", coniugato a una verve narrativa in grado di produrre il primo kolossal sulla (fanta)storia d'Italia.

Dopo "L'inattesa piega degli eventi", è il secondo capitolo della saga che Enrico Brizzi ambienta nell'Italia del XX secolo. Un'Italia immaginaria, beninteso, ma fra una risata e un sospiro capita spesso di domandarsi se questa stralunata Nazione in camicia nera non rispecchi tratti, fascinazioni e difetti inemendabili del nostro Paese.