Recensione di Io Uccido, romanzo d'esordio di Giorgio Faletti, che dopo una carriera come cabarettista affronta con successo il mondo della narrativa.

 

 

Fortunata opera d'esordio per Giorgio Faletti, che riesce a costruire un thriller intrigante utilizzando un'ambientazione insolita come Montecarlo e una evidente quanto approfondita conoscenza del mondo radiofonico e musicale.

La scrittura di Faletti è elegante e ricercata, anche se forse un po' prolissa; alcuni personaggi sono originali e ben tratteggiati, altri (ad esempio il protagonista Frank Ottobre) decisamente stereotipati. Anche la trama, certo non esente da ingenuità, alterna situazioni scontate a colpi di scena inaspettati.

Faletti, dopo una carriera da cabarettista e l'avventura musicale di "Signor tenente" si dimostra dunque un artista versatile, da cui attendersi nuovi e più maturi lavori (il nuovo romanzo, dal titolo "Niente di vero, tranne gli occhi" è disponibile dal 5 ottobre).

"Io uccido", che ha probabilmente goduto della notorietà dell'autore, si dimostra comunque una piacevole scoperta ed un libro consigliato per una lettura disimpegnata.

 

Io uccido

 

La sinossi

Un dee-jay di Radio Monte Carlo riceve, durante la sua trasmissione notturna, una telefonata delirante. Uno sconosciuto, dalla voce artefatta, rivela di essere un assassino. Il fatto viene archiviato come uno scherzo di pessimo gusto.

Il giorno dopo un pilota di Formula Uno e la sua compagna vengono trovati morti e orrendamente mutilati sulla loro barca. Inizia così una serie di delitti, preceduti ogni volta da una telefonata a Radio Monte Carlo con un indizio 'musicale' sulla prossima vittima, e ogni volta sottolineati da una scritta tracciata col sangue, che è nello stesso tempo una firma e una provocazione: 'Io uccido'...

Per Frank Ottobre, agente dell'FBI in congedo temporaneo, e Nicolas Hulot, commissario della Sûreté Publique, inizia la caccia a un fantasma inafferrabile.

Alle loro spalle una serie di rivelazioni che portano poco per volta a sospettare che, di tutti, il meno colpevole sia forse proprio lui, l'assassino. Di fronte a loro un agghiacciante dato statistico. Non c'è mai stato un serial killer nel Principato di Monaco. Adesso c'è.