Recensione dell'elenco telefonico di Atlantide, romanzo d'esordio del friulano Tullio Avoledo.

 

 

Questo romanzo dal titolo originale quanto bizzarro, romanzo d'esordio del friulano Tullio Avoledo, risulta fuori dagli schemi e difficilmente classificabile in un genere letterario predefinito.

Il modo di scrivere di Avoledo è fresco e brillante e l'autore è abile nel catturare l'attenzione del lettore raccontando con perizia un mondo talmente assurdo, quello reale, da sembrare finto. Molti passaggi sono indubbiamente divertenti, ed alcuni - ad esempio le pagine che raccontano la riunione di condominio - addirittura esilaranti.

Anche il protagonista del romanzo è insolito: Giulio Rovedo, legale di una piccola banca è un personaggio politicamente scorretto, meschino e a volte odioso, ma anche sagace e divertente.

Peccato che, dopo un'ottima prima parte l'autore perda il controllo della narrazione, nella quale sono stati inseriti troppi elementi (e troppo eterogenei), e non riesca più a gestire compiutamente personaggi e situazioni realizzando un finale inconcludente giocato su un espediente troppo banale e abusato.

 

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La sinossi

Tutto ha inizio in uno spettrale e labirintico condominio di una cittadina di provincia, dove vive Giulio Rovedo, responsabile dell'ufficio legale di una piccola banca che sta per essere assorbita da un importante colosso finanziario.

Dietro la fusione però non ci sono gli interessi di una qualsiasi multinazionale, bensí un gruppo di esoteristi rabbiosi a caccia dell'Arca perduta, con lo scopo di far tornare al potere gli dèi dell'antico Egitto...

È cosí che da un quieto lavoro impiegatizio il protagonista si trova catapultato in un'avventura planetaria, fra matematica, cabalistica, fonti miracolose, universi paralleli, demoni egizi e divinità malefiche, in un thriller mozzafiato ironico e inatteso tra fantascienza, fantasy, horror e puro divertimento.

Un romanzo che tiene incollato il lettore dalla prima all'ultima pagina, trascinandolo in una vicenda intessuta di intricati grovigli narrativi e continui colpi di scena attraverso un ritmo serrato e una scrittura che rende credibili i fatti piú incredibili. Mettiamo che una pattuglia di consulenti aziendali che giocano a fare le divinità egizie si infiltri nel sistema bancario italiano; e che a voi - che non credete minimamente alle divinità egizie - tocchi fronteggiarla.